Immagine di Greta Tarantino, Inchoare Longam, tecnica mista su 4 matrici di zinco; inch. nero caldo, nero-blu, ruggine, su Rosaspina avorio, 2019.
Apparte Home Gallery
Sospensioni
Collettiva di incisione
29 dicembre ore 18:30 a casa di Vincenzo
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Sospensioni è il nuovo esperimento di Apparte Home Gallery, il collettivo curatoriale con base a Palermo che vuole di creare un circuito alternativo per l’arte emergente e che inaugura il 29 dicembre alle ore 18:30 a casa di Vincenzo, nostro ospite e al contempo padrone di casa.
La tipica formula home gallery trova spazio presso un’abitazione situata nel centro storico palermitano, in Piazza della Pinta n.1 con ingresso a lato in Via del Bastione. Questi spazi, per l’occasione accoglieranno le opere di Simona Chiavetta, Flavia Cupani, Alessandra Guzzo e Greta Tarantino.
Sospensioni è un’esposizione che va al di là della sensibilità corporea, che sfocia in un luogo ultraterreno, oltre quanto vi sia di visibile e tangibile. Visioni che si pongono al confine, mostrando le condizioni dell’essere. Alcune di queste osano, fanno un passo verso l’ignoto, si lasciano incuriosire dal passaggio di stato, e sostano sui fogli in attesa del cambiamento, nella speranza, forse, di diventare altro.
Possiamo così ammirare le opere di Simona Chiavetta che, con un tratto deciso, imprime sulla texture del foglio il momento successivo oltre la soglia vitale. Una di esse, Requiem, ci mostra un’alce che sembra possa riprendere vita da un momento all’altro. Una figura imponente, che abbandona questo mondo con tutta la regalità che si attribuisce a questo maestoso animale.
Flavia Cupani ci mostra invece una vera e propria narrazione del cambiamento, un corpo che muta e che trascina con sé l’anima verso una nuova essenza, un nuovo aspetto. Morte e rinascita coesistono in processo che genera questa trasformazione.
Sono immagini fantastiche, quasi elfiche, la cui presenza è radicata in un immaginario popolare, che li venera e allo stesso tempo li teme.
Il rapporto viscerale con le donne della sua famiglia, fa di lei una nuova Artemide, rappresentante iconica della solidarietà fra donne e delle molteplici energie femminili. Alessandra Guzzo ci mostra una donna che assume ruoli via via sempre diversi in un perenne stato di transizione. Per fare ciò di serve di un tratto netto e sottile, che si discosta molto dall’aspetto onirico delle sue forme. Sono entità femminili, nuove divinità dalle forme morbide, propiziatrici.
Le opere di Greta Tarantino ci trasportano in uno spazio recondito della memoria in cui il concetto di sospensione si fa quasi tangibile: è lo spazio dei ricordi. Ricordi evanescenti, ma che si possono quasi toccare. Sono stralci di vita vissuta, pronti a riemergere. Sono aspetti di un vissuto sottoposti a un filtro, che mostrano ai nostri occhi ciò che è rinchiuso nella nostra scatola mnemonica.
Opere che colpiscono per la varietà di soggetti, accomunati da un unico destino, la precarietà della loro esistenza. Ad accompagnarci in questo percorso è il tema della Vanitas, che diventa un filo rosso che accomuna le artiste. Un memento mori. Un monito, un invito a riflettere sulla precarietà della vita, Ma soprattutto sulla sua mutabilità. Il resto, quello che si trova al centro di questa dicotomia, non può che farci permeare in questo stato di sospensione.
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La mostra è dalle 18:30 alle 21:00, e non è richiesta prenotazione. Apparte è un progetto senza scopo di lucro che si autofinanzia, per questo viene richiesto un piccolo contributo obbligatorio per far sì che il progetto continui.